LIFE vs LIFE

L'universo è schematizzato con una tabella che può ospitare un automa vivo in ogni sua casella. Una volta popolata in maniera arbitraria questa matrice, si può osservare la sua evoluzione nel corso delle successive generazioni. Ad ogni generazione il software determina la sopravvivenza dell'automa in base alle caselle confinanti. Se la cellula rimane troppo isolata o in una zona troppo affolata morirà altrimenti sopravviverà alla prossima generazione o genererà altre cellule adiacenti. A dispetto del nome, il programma di Conway ha ben poco di ludico e forse proprio per questo una coppia di artisti ha pensato di effettuare alcune leggere modifiche per consentire una modalità competitiva per due giocatori. In Life vs life di Eric Williams and Justin Bakse due popolazioni di automi si contendono il controllo di una matrice cercando di estinguere la specie avversaria. A differenza di quanto succede nella maggior parte dei videogiochi, l'intervento umano è richiesto solo all'inizio, al momento di configurare la propria popolazione. Una volta premuto il tasto play le generazioni si susseguono in un frenetico turbinio di colori fino a raggiungere una situazione di stabilità. La configurazione vincente verrà memorizzata in un archivio per poter essere "sfidata" da altri giocatori. Le popolazioni più aggressive saliranno i vertici di una classifica in una sorta di evoluzione darwinista determinata collettivamente.
Da neural.it
01/29/05 | | | #