Dopo il polverone sollevato con Operazione Pretofilia, il collettivo milanese Molleindustria torna di nuovo alla carica con un videogioco che sta facendo il giro della rete. Si chiama Faith Fighter
e si presenta come “un picchiaduro per questi tempi oscuri. Scegli il
tuo credo e spacca il culo a chi non la pensa come te. Dai sfogo alla
tua intolleranza! L’odio religioso non è mai stato così divertente”.
Gli utenti sono invitati a scegliere un personaggio tra Dio (quello
dell’Antico Testamento), Gesù, Buddha, Ganesha, Budai (simbolo della
religione popolare cinese) e Muhammad. Per evitare polemiche sulla
raffigurazione di Maometto, è stata realizzata una versione censurata
in cui il profeta compare con il volto oscurato.
Come nei più famosi videogiochi della serie Street Fighter,
anche qui lo scopo è eliminare l’avversario a colpi di pugni, calci e
poteri speciali. Vince chi riesce a far fuori tutti i nemici e a
imporre il proprio credo.
Dopo McDonald e i preti pedofili,
questa volta il bersaglio polemico di Molleindustria sono
l’integralismo e la violenza religiosa. “Al giorno d’oggi essere laici
non è più politicamente corretto. Occorre imbracciare le raffinate armi
della fede nella ricerca quotidiana della Verità. Quale fede
abbracciare spetta a voi deciderlo. Faith Fighter è per tutti voi dubbiosi”, spiegano gli autori sul blog.
Seppur i più raffinati (almeno da un punto di vista tecnologico), i
Molleindustria non sono gli unici ad abbracciare l’”attivismo
videoludico” come forma di denuncia e protesta. Anzi, in rete sempre
più spesso compaiono “instant-game” collegati ad episodi di stretta
attualità. È il caso di MagnaMonnezza, giochino in Flash che riprende il ben noto PacMan:
protagonista è il sindaco di Napoli Iervolino (a forma di topo) che
deve districarsi in un labirinto di spazzatura mentre è inseguita da
bidoni di spazzatura strabordanti.
Anche in occasione delle ultime vicende giudiziarie, è stato pubblicato un videogame dal titolo inequivocabile: Mandalo a casa.
Lo scopo è spedire quanto più lontano possibile l’ex-ministro della
Giustizia. “Mastella va a casa, perché non gli dai una spintarella?
Così arriva prima…” è spiegato sul sito www.tuttoscemo.com