Start, si gira. E World of Warcraft e The Sims si trasformano in set. Si chiamano machinima, parola che nasce dall'unione di machine e animation. Sono film in formato digitale girati all'interno di  videogames a tre dimensioni. I personaggi di questi mondi vengono fatti muovere all'interno del loro ambiente con finalità del tutto estranee all'andamento del gioco: l'obiettivo non è fare punti o guadagnare terreno, ma  rappresentare delle scene che poi, opportunamente tagliate, montate, renderizzate e post prodotte, creino un vero e proprio film.
I primi esempi di machinima risalgono alla fine degli anni Novanta. Da allora queste  pellicole si sono fatte più curate e attente ai dettagli, tanto che sono nati anche dei festival in cui ogni anno vengono premiati i prodotti migliori, come l'Online Machinima Festival , e il Machinima FilmFest, che si svolge dal 2002  all'inizio di novembre.
Quello che stupisce di più di questi cortometraggi digitali è che spesso la loro trama è in netto contrasto con l'atmosfera del gioco originale.  È' il caso di Welcome to the Desert of the Real, di Paolo Pedercini, fondatore di La Molle Industria, casa di produzione indipendente di videogames.