Preti pedofili: videogioco online, proteste reali

07/09/2007

nicolabruno

diventa cardinale e copri le violenze sui bambini. E il mondo cattolico è in rivolta
“Ancora una volta il clero è al centro delle polemiche per gli abusi ai danni dei minori. Il Vaticano ha creato una task force per garantire l’impunità dei preti pederasti. Assumi il comando delle operazioni pretofile: consolida l’omertà, insabbia le indagini, contieni lo scandalo finché l’attenzione mediatica non sarà calata. Non lasciare che la giustizia secolare si intrometta negli affari della Chiesa!“.

Queste le istruzioni per l’uso di Operazione Pretofilia, il videogame satirico realizzato da La Mollindustria, collettivo milanese famoso anche fuori dall’Italia per la sua originale forma di attivismo videoludico.

Ispirato al documentario della Bbc Sex Crimes and The Vatican - che tanto scalpore aveva fatto già quando Anno Zero di Michele Santoro aveva deciso di mandarlo in onda in prima serata, il 31 maggio scorso - nel giro di due settimane Operazione Pretofilia ha scatenato un polverone di polemiche: pubblicato il 23 giugno (stessa data del contestatissimo Boy Love Day, la giornata dell’orgoglio pedofilo), è stato prima rimosso e poi è tornato online.
Nel mezzo c’è stato di tutto e di più: un’interpellanza urgente di Luca Volonté alla Camera; la mobilitazione dell’Associazione Meter di don Fortunato Di Noto; il governo che decide di allertare la Polizia Postale in nome della legge 38/2006; l’Avvenire che ricollega il videogioco allo spettacolo (saltato) “La Madonna piange sperma” e parla di “una strategia perseguita scientificamente e con ogni mezzo per distruggere dalle fondamenta la civiltà e la fede cattolica”; gli ideatori che, sotto pressione, ritirano il gioco dal sito “nella speranza che la macchina poliziesca si possa ancora arrestare”.

Tutto ciò mentre nella blogosfera crescono le proteste indignate per questa nuova “caccia alle streghe” e, grazie al passaparola, proliferano i siti mirror che permettono di scaricare comunque il videogioco. Tra questi c’era anche www.lucavolonte.eu, sito clonato dalle pagine web del parlamentare Udc e poi sequestrato dalla polizia postale. Un’iniziativa di “image-guerrilla” messa in campo da Les Liens Invisibles allo scopo di aumentare il “ranking della rivolta, opponendo la visibilità degli oscurati a quelle delle forze oscurantiste”.
Di qui la reazione della Lega Cattolica Anti-diffamazione che esprime sostegno morale “ad uno dei pochi politici che ha sempre difeso con coraggio i Cattolici” e annuncia una querela a Paolo Pedricini di Molleindustria per un’intervista a Liberation in cui paragonava la Chiesa italiana alla mafia.

Alla fine, Operazione Pretofilia è tornato online con alcune scene sfocate: è bastato trasferirlo su un server localizzato negli Stati Uniti, paese in cui i contenuti del videogioco non sono considerati illegali. Secondo alcuni esperti anche in Italia non c’erano gli estremi per una violazione della legge. Restano comunque aperte tutta una serie di domande: un videogioco satirico può costituire reato d’opinione o istigazione alla pedofilia? Basteranno mai le leggi (e le polemiche) nazionali a regolamentare una piattaforma globale e virale come Internet? E, soprattutto, anche in Italia sta prendendo piede la censura online?