La critica videoludica di Wikileaks

06/14/2011

Nuovo gioco su Assange. E una domanda: «La verità può davvero mettere in crisi il sistema di potere»

VIDEOGAMES

Leaky World: la critica ludica di Wikileaks

Nuovo gioco su Assange. E una domanda: «La verità può davvero mettere in crisi il sistema di potere»

Da Leaky World
Da Leaky World
MILANO - Wikileaks spiegata con un videogioco. O meglio con un radical game, che coinvolge il giocatore non soltanto in una sfida ludica ma lo invita a guardare la realtà con occhio critico. Leaky World, a playable theory è l'ultima fatica di Molle Industria, un gruppo di sviluppatori indipendenti capitanato da Paolo Pedercini, che ha già fatto parlare di sè negli scorsi anni grazie a una serie di videogame dedicati ad argomenti controversi, dalla fecondazione assistita agli scandali dei preti pedofili. E che non ha potuto restare indifferente di fronte al caso Wikileaks e alla dinamica delle relazioni segrete tra le grandi potenze che il cablegate ha messo in luce.

WIKILEAKS STORIES - Frutto di una decina di giorni di lavoro e fruibile gratuitamente in Rete, il gioco s'inserisce nel progetto WikiLeaks Stories che punta a rendere accessibili tramite videogames le rivelazioni distribuite dal sito fondato da Julian Assange. In Wikileaks: the game, per esempio, l'attivista australiano cerca d'infilare una chiavetta usb nel portatile di Obama, mentre il presidente americano schiaccia un sonnellino nello studio ovale. In Uncle Sam vs WikiLeaks, lo zio Sam cerca di distruggere i server del sito prima che le rivelazioni diventino troppo scottanti.

ELITES COSPIRATRICI - Ma Leaky World è molto più sofisticato. Ci si trova davanti a un planisfero, cosparso di puntini rossi, che rappresentano i centri del potere mondiale. Il giocatore, comportandosi come una sorta di burattinaio delle relazioni internazionali, deve cercare di unire i nodi creando una rete sempre più fitta di legami, con delle linee rosse che rappresentano i flussi d' informazioni segrete. È così – secondo Assange - che il potere si consolida nell'era della globalizzazione, facendo passare attraverso i centri nevralgici le notizie che contano e tenendo all'oscuro la gran parte della popolazione. Se però un nodo è crocevia di troppi flussi informativi, diventa più esposto alla fuga di notizie e potenzialmente pericoloso per le «elites cospiratrici». È in questo meccanismo che s'inserisce WikiLeaks, le cui rivelazioni vengono riproposte all'interno del gioco. Per evitare di «esporre il potere alla resistenza globale» bisogna perciò cercare di isolare i nodi da cui fuoriescono le informazioni, recidendo i legami con il resto della rete.

IL PUNTO CRITICO - Leaky World è una rappresentazione interattiva di Conspiracy as governance, il saggio di Assange considerato una sorta di manifesto di WikiLeaks. E di cui tuttavia gli autori del gioco non mancano di mettere in evidenza alcune debolezze teoriche. Una su tutte: la convinzione che la rivelazione di scomode verità alle masse ignare possa essere sufficiente per dare il via a un movimento di resistenza globale in grado di mettere in crisi il sistema di potere riprodotto nel gioco. Un'illusione che non tiene conto degli elementi «irrazionali» su cui si basa la perpetuazione dei regimi politici e dell'ordine esistente. Nonostante questo approccio critico, resta però netto, come spiegato dagli stessi creatori di Leaky World, il rifiuto della criminalizzazione di WikiLeaks, mentre lo sviluppo di siti simili viene considerato un modo per aumentare la cultura della trasparenza nelle moderne democrazie.

Elvira Pollina
29 dicembre 2010